Descrizione
E' una delle testimonianze più antiche della Comunità di Montanaro: la costruzione della chiesa è la prima opera alla quale si dedicarono i monaci dell'Abbazia di Fruttuaria, dopo il 1006. Fu importante perché era "pieve" con sede battesimale, cioè si battezzavano persone provenienti anche dai dintorni.
Fu priorato dipendente da San Benigno e retto dai monaci; la chiesa, in stile romanico, era più piccola dell'attuale ed era detta "orientata" poiché girata verso oriente. Intorno al 1600, per l'aumento della popolazione, fu necessario ingrandire la chiesa: venne eliminato il complesso romanico della pieve, lasciando la torre campanaria.
La nuova chiesa fu disposta in modo diverso, ovvero con la facciata volta a mezzogiorno con al fianco l'elegante campanile romanico; fu la prima chiesa parrocchiale di Montanaro, dedicata a Maria Assunta.
La facciata
La facciata è tripartita da quattro lesene, le finestre in basso sono rettangolari.
Nella facciata, sotto il timpano, vi è una finestra definita "serliana", dal nome dell'architetto Sebastiano Serlio che fu creatore di questo tipo d'apertura tripartita, la cui parte centrale culmina con un arco a tutto sesto. L'arco poggia su due colonne che delimitano le parti laterali architravate (trabeazioni); in Italia l'influenza di questo modello architettonico giunse verso il 1600.
Nel timpano un recente affresco raffigura la Vergine Maria Assunta in Cielo.
L'interno
Entrando la chiesa presenta un aspetto ordinato e non cupo in conseguenza del restaruo e degli affreschi del pittore Clemente Palme, effettuati tra il 1985 ed il 1988.
Nella parte interna della facciata è posto il coro ligneo; gli strumenti musicali furono dipinti nel 1882 dal pittore montanarese Giovanni Silvestro.
La chiesa ha pianta rettangolare con un'abside e sei altari laterali; la volta della navata è a botte e unghiata in corrispondenza degli altari. Questa chiesa costituisce un interessante esempio di transazione dal Manierismo rinascimentale al Barocco.
Il soffitto del presbiterio è una volta a crociera, che ricorda lo stile romanico della prima chiesa e rappresenta la parte più vecchia dell'edificio.
L'altare maggiore
L'altare maggiore, per la parte superiore lignea e dorata, si può datare intorno al primo seicento e si conserva ancora nella forma originale.
Due erme laterali, come cariatidi, sostengono il capitello sul quale poggia la parte superiore dell'altare.
Queste figure, sostengono il capitello come una cariatide su cui poggia la parte superiore dell'altare.
Le figure delle erme, con le mani giunte in atto di preghiera, hanno i capelli lunghi, il viso da giovane adulto, dal busto fino alle anche il corpo non è né maschile né femminile; un drappeggio completa la scultura e dietro i volti ci sono graziose testine di putti.
Tale forma decorativa venne diffusa durante il Manierismo cinquecentesco e venne introdotta in Piemonte alla fine del 1500.
Anticamente le erme erano collocate lungo le strade, ai crocevia, ai confini delle proprietà e dinnanzi alle porte per invocare la protezione di Hermes, cui veniva attribuita, fra le altre cose, la protezione dei viandanti.
Nella pala dell'altare maggiore, in alto, è dipinta Maria Assunta in Cielo, in basso c'è la sua tomba rimasta vuota.
La parte inferiore dell'altare, di epoca successiva a quella superiore, è di marmo; su due scalini si leggono: una dedica al re Carlo Alberto e la data 1849, anno in cui il re andò in esilio in Portogallo all'epilogo della I guerra per l'indipendenza. Carlo Alberto era devoto alla Madonna e visitava i santuari, anche quelli della nostra campagna poiché alla Mandria di Chivasso, non distante da Montanaro, c'erano le scuderie dell'esercito sardo.
Fu priorato dipendente da San Benigno e retto dai monaci; la chiesa, in stile romanico, era più piccola dell'attuale ed era detta "orientata" poiché girata verso oriente. Intorno al 1600, per l'aumento della popolazione, fu necessario ingrandire la chiesa: venne eliminato il complesso romanico della pieve, lasciando la torre campanaria.
La nuova chiesa fu disposta in modo diverso, ovvero con la facciata volta a mezzogiorno con al fianco l'elegante campanile romanico; fu la prima chiesa parrocchiale di Montanaro, dedicata a Maria Assunta.
La facciata
La facciata è tripartita da quattro lesene, le finestre in basso sono rettangolari.
Nella facciata, sotto il timpano, vi è una finestra definita "serliana", dal nome dell'architetto Sebastiano Serlio che fu creatore di questo tipo d'apertura tripartita, la cui parte centrale culmina con un arco a tutto sesto. L'arco poggia su due colonne che delimitano le parti laterali architravate (trabeazioni); in Italia l'influenza di questo modello architettonico giunse verso il 1600.
Nel timpano un recente affresco raffigura la Vergine Maria Assunta in Cielo.
L'interno
Entrando la chiesa presenta un aspetto ordinato e non cupo in conseguenza del restaruo e degli affreschi del pittore Clemente Palme, effettuati tra il 1985 ed il 1988.
Nella parte interna della facciata è posto il coro ligneo; gli strumenti musicali furono dipinti nel 1882 dal pittore montanarese Giovanni Silvestro.
La chiesa ha pianta rettangolare con un'abside e sei altari laterali; la volta della navata è a botte e unghiata in corrispondenza degli altari. Questa chiesa costituisce un interessante esempio di transazione dal Manierismo rinascimentale al Barocco.
Il soffitto del presbiterio è una volta a crociera, che ricorda lo stile romanico della prima chiesa e rappresenta la parte più vecchia dell'edificio.
L'altare maggiore
L'altare maggiore, per la parte superiore lignea e dorata, si può datare intorno al primo seicento e si conserva ancora nella forma originale.
Due erme laterali, come cariatidi, sostengono il capitello sul quale poggia la parte superiore dell'altare.
Queste figure, sostengono il capitello come una cariatide su cui poggia la parte superiore dell'altare.
Le figure delle erme, con le mani giunte in atto di preghiera, hanno i capelli lunghi, il viso da giovane adulto, dal busto fino alle anche il corpo non è né maschile né femminile; un drappeggio completa la scultura e dietro i volti ci sono graziose testine di putti.
Tale forma decorativa venne diffusa durante il Manierismo cinquecentesco e venne introdotta in Piemonte alla fine del 1500.
Anticamente le erme erano collocate lungo le strade, ai crocevia, ai confini delle proprietà e dinnanzi alle porte per invocare la protezione di Hermes, cui veniva attribuita, fra le altre cose, la protezione dei viandanti.
Nella pala dell'altare maggiore, in alto, è dipinta Maria Assunta in Cielo, in basso c'è la sua tomba rimasta vuota.
La parte inferiore dell'altare, di epoca successiva a quella superiore, è di marmo; su due scalini si leggono: una dedica al re Carlo Alberto e la data 1849, anno in cui il re andò in esilio in Portogallo all'epilogo della I guerra per l'indipendenza. Carlo Alberto era devoto alla Madonna e visitava i santuari, anche quelli della nostra campagna poiché alla Mandria di Chivasso, non distante da Montanaro, c'erano le scuderie dell'esercito sardo.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Madonna d'Isola |
Mappa
Indirizzo: Via Torino, 2, 10017 Montanaro TO
Coordinate: 45°13'45,7''N 7°51'25,2''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Per accedere all'interno della chiesa bisogna fare qualche gradino. Viene posizionata una pedana per consentire l'accesso ai portatori di handicap